Figlio di merciai inglesi, studiò disegno e a quattordini anni divenne apprendista dell'incisore ufficiale della Society of Antiquaries, James Basire, che lo incaricò di disegnare i monumenti sepolcrali di Westminster e di altre chiese londinesi. Frequentò per qualche tempo l'Accademia Reale di Belle Arti prediligendo l'acquerello, l'incisione e la tempera, e coltivando al contempo la sua passione per la letteratura. Affermava: L'immaginazione è il mio mondo. Nel 1784 aprì a Londra un negozio di stampe, col suo compagno di apprendistato James Parker, dove saranno pubblicate quasi tutte le sue opere di poesia. In quel periodo cominciò a frequentare il salotto di Mrs. Matthew, moglie dell'esuberante predicatore anglicano di Londra che, repubblicano e fautore delle rivoluzioni americana e francese, simpatizzava coi riformatori sociali. Nella 1783 William Blake pubblicò Schizzi poetici , la sua prima raccolta di poesie dallo stile sobrio che richiamavano moduli preesistenti (Milton, Ossian). Ma fu nel 1789, con Canti dell'innocenza nel 1794, con Canti dell'esperienza , che esplose la sua straordinaria potenza visionaria ed eversiva. Le due opere complementari, espressione di "due opposte tendenze dell'animo umano" ed eredi della ballata popolare, fondevano in maniera geniale simbolismo criptico a una sferzante critica sociale. Il poeta manifestava un trasporto istintivo verso le meraviglie nel creato e un'implacabile ribellione contro ingiustizie e sofferenze. Le sue radici artigiane, tuttavia, lo confinarono per tutta la sua vita ai confini del mondo artistico e letterario. Intorno al 1797 iniziò la serie dei grandi "libri profetici" ( Il matrimonio del cielo e dell'inferno America Il libro di Urizen ecc.) intrisi di immagini mitologiche, bibliche ed esoteriche, un mondo in cui l'artista ha il compito di lacerare la realtà con la forza delle sue visioni interiori, con l'azione plasmatrice di una fantasia sfrenata, per ricomporre infine l'unità mistica dell'universo. Attraverso nuove tecniche allegoriche Blake smascherò l'ipocrisia della morale corrente e puntò un dito accusatore contro le dottrine meccanicistiche nate dall'industrialismo. Nel Libro di Thel e nelle Visioni di Albione confermò il suo slancio rivoluzionario e "immoralista" esaltando la primigenia innocenza del cosmo, la funzione catartica della sessualità e le potenti energie che nascono da remote profondità ancestrali. William Blake espose i suoi lavori soltanto una volta, nel 1809, poi si dedicò totalmente a un'opera del tutto "invendibile" perché ottenuta con una particolare tecnica di incisione con cui realizzava da solo i libri in pochissimi esemplari. Imponente profeta del romanticismo, nella fase finale della sua vita fu circondato da giovani discepoli travolti dai suoi assordanti universi di fuoco.